Cari amici,
oggi vorrei portarvi con me negli orti biologici dei mitici fratelli Bosco di Nichelino, ai piedi delle Alpi. Tra i prodotti top di Claudio e Vincenzo, non si può non menzionare gli asparagi rossi, la cui stagione però quest’anno è conclusa… tocca pazientare fino alla prossima primavera. Abbiamo comunque di che consolarci con la loro insalata, le ottime costine e i pomodori cuore di bue. Già, i pomodori. Lo sapete che quei due fanno ascoltare ai pomodori una Sinfonia di Mozart? Continuate a leggere e scoprirete perché! Ve lo racconta direttamente Claudio 🙂
Tom
La parola a Claudio Bosco, contadino bio a Nichelino (TO)
Mio papà Domenico era un agricoltore, uno dei tanti della zona qui a Nichelino. C’erano più di 500 aziende agricole, fino ad alcuni anni fa. Adesso, su quei terreni un tempo fertili… sono cresciute le villette.
Per iniziativa di mio fratello Vincenzo, che definisco simpaticamente “talebano ambientalista”, nel 1988 abbiamo deciso di convertire i campi al biologico. “Proviamo”, ci siamo detti. “Smettiamo di usare sostanze chimiche e vediamo cosa succede”.
I primi anni sono stati difficili e ci sono volute tante sperimentazioni per arrivare ad ottenere una buona produzione senza utilizzare mezzi tecnici di origine sintetica. Nel 1990, una prima svolta: un grande ipermercato torinese cercava prodotti senza residui e con consegna immediata. Abbiamo lavorato per la GDO fino al 2005, ma negli anni le cose sono cambiate: le imposizioni di prezzo sono diventate sempre più insostenibili e i rivenditori sempre meno interessati alla freschezza e alla qualità del prodotto.
Dal 1999, per cercare di stare in piedi sulle nostre gambe, abbiamo aggiunto la certificazione bio a garanzia del nostro impegno, a quel punto già decennale, per i metodi di coltivazione naturale.
Altro momento di svolta è stato il 2008: annus horribilis di produzioni perse per via delle piogge continue, ma anche l’anno in cui abbiamo scelto di liberarci dal giogo della grande distribuzione organizzata e passare alla vendita al dettaglio preparando ceste di frutta e verdura assortite. Una sorta di portaNatura molto più in piccolo e meno organizzato…
Dopo una breve esperienza con una cooperativa che non ha portato i risultati sperati, oggi combattiamo come sempre e ci occupiamo di fornire pochissimi, selezionati rivenditori, in primis portaNatura. Possiamo così vivere dei nostri campi come produttori biologici puri; senza occuparci di confezionamento e consegna, ma focalizzandoci sulla cura del terreno e la qualità delle verdura.

Una grossa fatica, però anche un’incredibile soddisfazione: abbiamo aumentato il tenore di sostanze organiche del suolo con le piante spontanee e adesso la nostra terra è autofertile, con gli organismi che lavorano al posto nostro: le coccinelle, per esempio, contrastano gli afidi; le erbe nei solchi compattano il terreno e tengono lontani i parassiti.

E poi, contro le cimici… utilizziamo Mozart! Giuro che non è uno scherzo. Anni fa abbiamo letto il saggio “La musica fa crescere i pomodori”, scritto dal celebre direttore d’orchestra Peppe Vessicchio insieme all’amico Angelo Carotenuto. Ci ha incuriosito e abbiamo provato. Più precisamente, con l’ultima sinfonia di Wolfgang Amadeus Mozart, la numero 41, anche nota come “Jupiter”. Ebbene, che ci crediate a no, le vibrazioni emesse dalla musica non permettono ai parassiti di salire sulle piante di pomodoro, che crescono quindi più forti e in salute. La differenza è visibile a occhio nudo. Ma se anche rimaneste scettici sugli effetti benefici della musica di Mozart, non potreste mai esserlo sul gusto e sulla qualità dei nostri pomodori. Grazie agli insegnamenti di papà, a tanti anni di studi e, perché no, anche un po’ al maestro Vessicchio!
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