Esiste il cibo a Km 0? O è meglio parlare di LOCAL FOOD?
Noi lavoriamo sul concetto di “LOCAL FOOD”. Preferiamo non parlare di KM zero, perché ci sembra un concetto superficiale e in pratica non esistente.
I sistemi locali sono generalmente costituiti da piccole realtà produttive che hanno a cuore la qualità dei loro prodotti, la terra che coltivano, le condizioni dei loro lavoratori, le comunità di cui fanno parte.
Mangiare cibo locale è un modo per riconoscere la diversità dei sapori delle varie regioni e stagioni, inoltre si esce fuori da ogni logica multinazionale e globale, si riconosce il lavoro di chi ci sta accanto e si ha una qualità del cibo migliore: i prodotti sono più freschi, si può facilmente risalire a chi li produce, come e dove, si possono conoscere e incontrare le singole realtà.
Dalla primavera all’autunno riusciamo a portarti a casa frutta e verdura che per la maggior parte non ha viaggiato più di 50 km per arrivare da noi.
In questi mesi possiamo contare sui raccolti dell’alto e del basso Piemonte, della Lombardia e della Liguria.
Questo è quello che definiamo LOCAL FOOD: frutta e verdura che percorre il minor numero di chilometri possibile e che passa direttamente dalle mani dei contadini alle nostre, senza entrare negli arzigogolati giri della grande distribuzione.
COSA CI GUADAGNI TU?
-SAPORI BUONI ED AUTENTICI
-LA MASSIMA FRESCHEZZA POSSIBILE
COSA CI GUADAGNA IL “MONDO”?
-USO MOLTO LIMITATO DI PACKAGING
-RIDUZIONE DELL’INQUINAMENTO DERIVANTE DAL TRASPORTO DI CIBO PER CENTINAIA DI KM
-VENGONO SOSTENUTE LE MIGLIORI REALTA’ CONTADINE
Nella Foto, Luca Zanotti (agricoltore delle colline tortonesi) e Tom Dean (founder portaNatura)
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